La Fiera del Cardinale ha rappresentato per anni una delle migliori esposizioni di modernariato nel nord Italia.
Ve la ricordate? Centinaia di bancarelle che occupavano completamente il borgo antico di Castiglione Olona, migliaia di persone provenienti da Lombardia, Piemonte, Svizzera, Emilia, Liguria.
L'offerta dei bancarellai di modernariato era stuzzicante: dai ricordi della nonna, a pregevoli rari articoli per collezionisti.
C'era anche un centro storico più ricco di negozi e botteghe artigianali.
E il borgo offre la ricchezza postuma delle volontà del cardinale Branda Castiglioni e con il trascorrere degli anni diventa più ricco: si ristruttura il Castello di Monteruzzo e si crea il Museo d'Arte Plastica a ricordo dell'esperienza artistica, quasi "olivettiana" dell'azienda Mazzucchelli.
Ma la concorrenza incalza. Nascono altri mercatini, il pubblico si sposta in quello di Varese e la ricerca per gli appassionati dell'antico, dell'usato, del "mai dimenticato" si stempera in più luoghi.
Il mercatino decade gradatamente e molti espositori consapevoli della cosa emigrano e abbandonano la prima domenica del mese.
Il mercatino è sempre stato un punto d'incontro per collezionisti e appassionati di modernariato, soprattutto.
Arriviamo ai nostri giorni. Con una presenza tra le 10 e 15 bancarelle, tra cui merce "made in china" e poca ricerca di originalità.
Vengono proposte molte iniziative incentrate sulla prima domenica del mese utili a far diminuire ancor di più il pubblico. La gestione passa a Confesercenti che oltre a chiedere 40 euro per bancarellaio cerca di trasformare il mercatino in una tipica sagra paesana, con esposizione di beni alimentari a cielo scoperto e assaggi di polenta o riso, etc...
Quel numeroso pubblico di intenditori, anche dell'arte umanistico-rinascimentale lombarda del '400 trasporta la propria ricerca e i danari da altre parti. Con danno di tutti, soprattutto di quei negozianti e artigiani che a fatica stanno facendo sopravvivere la vita del centro storico. Quotidianamente.
Ma le proteste, come pure le constatazioni negative che arrivano da questo blog , stanno aumentando e diventano sempre più pubbliche. E poichè ci stiamo avvicinando alle elezioni comunali della cittadina esplodono anche i malumori di personaggi dell'amministrazione.
La Prealpina di giovedì 19 marzo 2009 riporta le impietose accuse sulla "fine" della Fiera del Cardinale in un volantino firmato "Città Nuova" (in cui ha militato anche l'attuale assessore Vizza ).
Qualcuno s'adombra, soprattutto il vicesindaco Frigè che invece di soffermarsi sulle accuse ormai dilaganti dentro e fuori Castiglione Olona sposta l'attenzione su "non bisogna aver paura che l'arte possa diventare popolare", un colpo sparato all'improvviso per confondere gli avversari (che Frigè non ha capito essere quasi tutti quelli che parlano del mercatino ), colpo la cui sorpresa svanisce dopo pochi secondi per lasciar posto all'incredulità. Ma, smantellando qualsiasi speranza che possa comunicare una logica comprensione dei fatti, afferma : "... in una giornata che prevede anche momenti interessanti dal punto di vista culturale e storico ... Non ritengo poi che gli eventi collaterali alla Fiera del Cardinale possano in qualche modo sminuire questa tradizione, rappresentando invece un ulteriore incentivo per visitare il nostro paese e scoprirne le tante bellezze. Giudico invece positivo il tentativo di accattivare un pubblico che sia il più vasto possibile: compito di un'Amministrazione non è infatti quello di soddisfare solo i gusti di un ristretto settore di cittadini. "
Siamo al disastro, come afferma l'artista Michilini. Chi parla per l'amministrazione pubblica della cittadina trasforma la realtà in farsa.
Proviamo ad analizzare le sue affermazioni: a differenza di qualche anno fa, alla prima domenica del mese non c'è una regolare presenza di guide che facciano fare il giro del borgo antico; occorre pagare due biglietti; 10 bancarelle sono un'attrattiva? ; quasi tutte le iniziative più interessanti erano arrivate dalle proposte dei negozianti; le tante bellezze sono in parte sopraffatte da un borgo in pieno degrado edilizio; si "accattiva" il pubblico con vendita di alimentari che potrebbero sparire dopo una semplice visita dell'ASL; la decennale valutazione di qualità della Fiera del Cardinale viene smantellata totalmente dal più banale populismo; la presenza di migliaia di visitatori è precedente alla ventata populista del vicesindaco: qualcuno gli deve spiegare che anni fa il mercatino era popolare non ora!!!
E nel concludere l'intervista rilasciata alla giornalista Laura Schena chiede un atteggiamento più costruttivo di "collaborazione nell'individuare i problemi e nel cercare di risolvere le difficoltà."
Esattamente il contrario di quello che avviene. Un esempio? la richiesta di collaborazione ai commercianti per il mercatino di domenica 22 marzo 2009. Tutto programmato e ordinato dall'alto, senza alcuna porta aperta alla collaborazione. I commercianti sono stati invitati ad una riunione in cui tutte le cose erano già stabilite. E il mercatino di questa terza domenica del mese è in dote a un'organizzazione che arriva da fuori Castiglione Olona.
I commercianti locali mai interpellati per proporre e organizzare attività.
A quando le elezioni?
Giu. Ber. ( foto MS)