giovedì 25 dicembre 2008

Una pagliacciata la fiera del cardinale...


Proprio nei primi giorni di dicembre 2008 Antonio Simonetto ex sindaco di Castiglione Olona attraverso le pagine di Varesenews ha attaccato duramente la gestione della Fiera del Cardinale, il mercatino di antiquariato e modernariato che ormai da tanti anni si svolge tutte le prime domeniche del mese nel borgo antico di Castiglione Olona. E di ragioni ne ha perchè questa fiera, che era considerata insieme a quella di "obei obei" di Milano la più visitata ed apprezzata in Lombardia per la merce in vendita e per la suggestione del luogo, si è ridotta a poca cosa. Lo sfogo di Simonetto ha avuto nella rubrica "commenti" della newzine varesina più attacchi personali che interventi sul merito della questione ( l'articolo e commenti in : http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=113750 ) facendo perdere l'occasione per parlare nel merito della questione.
Il lento declino ha avuto diverse cause concomitanti: l'alternativa di mercato a Varese, l'aumento di mercatini generalizzato, l'auto allontanamento di espositori che non si sentivano più nello spirito di chi organizzava.
La prima domenica è stata poi gradatamente usata da varie associazioni che per utilizzare il richiamo del contenitore-fiera hanno effettuato solitarie iniziative decontestualizzate, persino divergenti dall'interesse principale: l'esposizione e la vendita commerciale degli operatori. Non la 2°, la 3°, la 4° domenica del mese: tutto nella 1°.
I pochi negozianti e artigiani del borgo sono inviperiti: sono quelli che quotidianamente stanno facendo sopravvivere le relazioni sociali della Castiglione Olona storica , mentre in provincia la desertificazione di attività nei piccoli paesi è in aumento: chiudono i punti vendita e gli artigiani si trasferiscono. Noi tutti sappiamo con certezza che sono proprie le attività dei dettaglianti a preservare i centri storici dal declino. I paesi rischiano di diventare esclusivamente dormitori. E in questo caso oltre all'aspetto culturale generale ci stanno le prospettive di programmazione degli amministratori pubblici che sono obbligati, ripetiamo, obbligati a intervenire per non far diventare anche Castiglione Olona un dormitorio.
Il borgo è composto in parte di case vecchie, non ristrutturate e con spazi pubblici ( pensiamo all'ex discoteca-ristorante e all'ex circolo di via Mazzini ) in abbandono, spazi che potrebbero essere strategici utilizzandoli per le attività pubbliche ( convegni, conferenze, concerti jazz e blues) facendoli gestire dalle associazioni di promozione culturale.
L'affossamento cronologicamente parlando è arrivato dalla gestione della Confesercenti di Varese ( convenzionata con il Comune) criticata ormai da tanti, incapace di "rivalutare" la manifestazione. E' stato applicato un "canone" che molto probabilmente può essere utile per i tradizionali mercatini di vendita di prodotti "generalizzati" ma non per il borgo storico di Castiglione Olona. Non per il suo recente passato di esposizione di qualità. Siamo arrivati a: "polenta e salame" come se fosse indispensabile fare la sagra rustica per attirare un pubblico, che forse non è chiaro a qualcuno, viene anche da fuori provincia e regione per comprare oggetti di antiquariato e modernariato. Con la scusa della promozione di alimenti di produzione locale, mentre nella realtà gli stessi sono venduti quotidianamente dall' Antica Posteria il negozio di alimentari di piazza Garibaldi!
Già si parla di una possibile gestione alternativa che nasca progettualmente dagli operatori locali. Vedremo e approfondiremo.
Nel 2009 ci saranno le elezioni comunali a Castiglione Olona. Sarebbe importante sapere dall'amministrazione uscente e dall'opposizione quale progetto di fondo prevedono per il borgo storico. Ingenuamente sperando che le ideologie, gli interessi partitici siano secondari all'esigenza primaria: far vivere il borgo. Con qualità. Borgo d'arte creato dalla volontà del cardinale Branda Castiglioni agli inizi del '400.
mario.blogger (foto MS)

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